24 luglio 2007

In vacanza nei Trulli di Puglia

La Puglia, si sa, è una delle più belle regioni d'Italia.
Percorrendone le strade in automobile, si ha la sensazione che il tempo si sia fermato, in un attimo indefinito di ritmico gracidare delle cicale, di lunga linea di macera calcarea, di ulivi.
Scendendo dall'auto, si entra in una vita diversa, di intensa bellezza della semplicità delle cose... i dolci, le ceramiche, il mare, la campagna, l'olio, la frutta, le masserie!
Tra gli scorci suggestivi della regione, quello della zona dei trulli è uno dei più particolari. Il trullo era una tipica costruzione contadina, dove il cozzaro, ovvero colui che coltivava la terra del padrone, poteva avere un giaciglio dove dormire e tenere gli attrezzi del campo.
E' una costruzione a pianta circolare, di pietra calcarea, con mura spesse ed il tipico tetto a cono. La zona più importante dei Trulli è rappresentata dalla Valle d'Itria.
Qui la città di Alberobello (BA), avendo un intera area cittadina edificata con queste costruzioni, rappresenta a tutti gli effetti la "Capitale dei Trulli".
Nelle foto, ci troviamo in provincia di Taranto e lo splendido posto rappresentato si chiama Masseria l'Abate, dove si trova un servizio ottimo, di cortesia e di cura dei particolari. La Masseria l'Abate è molto antica (fonte "la Repubblica" del 24/02/2003). Le parti più antiche risalgono al 1100. Si trova nel Tarantino, vicino alla cittadina di Noci.
La Masseria era addirittura fortificata e sin dai tempi delle invasioni dei Saraceni nella terra preferita dal grande Imperatore Federico II Svevo (il Salento), i monaci Basiliani vi pregavano, coltivavano il grano e gli ulivi, allevavano gli agnelli negli stazzi ed i colombi nelle torri e curavano con le erbe medicinali della macchia mediterranea. La masseria è dotata di chiesetta annessa e di un grande locale di tufo antico con grandi volte risalenti al dodicesimo-tredicesimo secolo, adibito a ristorante. Esistono anche antiche grotte basiliane scavate dai monaci sotto la Masseria.

Inoltre si può scegliere la zona sia come luogo di rilassante vacanza che come romantica "location" di matrimoni, basti guardare la "chiesetta" di S. Maria di Barsento, a circa 6 km dall'abitato di Noci. Secondo la tradizione, tramandata per secoli, sarebbe stata edificata nel 591 dal duce Tulliano, su incarico di S. Gregorio Magno, per i monaci di S. Equizio.
Alcuni studi la fanno risalire invece all'età medievale (XI-XII secolo). Le pareti sono imbiancate a calce: soltanto nel catino dell'abside centrale si notano tracce di affreschi.
La luce di luglio e la campagna a perdita d'occhio che la circonda, riportano a scene di film o a siti imprecisati della Bretagna...

...ricordandoci un pò che la Terra è il pianeta di tutti e che comunque la natura regna sovrana e l'uomo, seppure nel corso di millenni, lascia tracce sia di antropizzazione che di fantasia che genetiche, della sua transumanza, alla ricerca di condizioni migliori per vivere.

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