15 marzo 2008

Extra Blog: ALEX BRITTI !

Alex Britti ha dato veramente il meglio di sè nel concerto di ieri sera 14 marzo a Roma, all'Auditorium Conciliazione. Devo dire la verità...
mi ha spinto ad andare il desiderio di ascoltare dal vivo i suoi virtuosismi con la chitarra, per cui molto del mio entusiasmo deriva dal fatto che sotto questo punto di vista mi ha dato molta ma molta soddisfazione. Almeno 10 minuti di dita a tutta velocità sulle e tra le corde... ritmi pazzeschi, sonorità "vere", gestualità fighissima, capacità di coinvolgimento grandissima!

Alex è un musicista tanto bravo quanto "alla mano"... Appassionato, e si sente.

Due famosissimi "special guest", inoltre, hanno onorato
il suo invito: i "Neri per Caso" e Claudio Baglioni. Anche questi due momenti sono stati di grande coinvolgimento del pubblico, sia per la sorpresa sia per il piacere di ascoltare degli "ensemble" originali e musicalmente di elevato standig!



Alex Britti ha poi un'altra grande peculiarità: la capacità di giocare molto sui testi, utilizzando sì abbondantemente lo strumento della "filastrocca", ma articolando le parole in modo ricco e quasi azzerando le scontatezze ritmiche... cantare pronunciando perfettamente una sì grande quantità di parole, non è da tutti, come in "Dendedendendenden" dove è stato favoloso!




9 marzo 2008

Le bellezze del Duomo di Orvieto

Non posso aggiungere molto a ciò che grandi critici dell'arte hanno senz'altro studiato, detto e scritto sull'opera d'arte che è il Duomo di Orvieto.
Ma senz'altro voglio comunicare a tutti le sensazioni che mi ha suscitato il rivedere le magnifiche sculture in bassorilievo della facciata.


Ma ci pensiamo a quanto era importante la facciata di una chiesa ai tempi in cui la maggior parte della gente non sapeva leggere e non aveva nè televisione nè macchina fotografica?


Le persone passavano di fronte alla storia raccontata sul muro della chiesa ed apprendevano cosa fosse successo nel paradiso terrestre ad Adamo ed Eva, cosa dovesse accadere andando all'Inferno, o in Purgatorio o in Paradiso... Riusciva a farsi un'idea di come fossero i diavoli e delle sofferenze che avrebbero inferto ai condannati... Tramite l'osservazione delle sculture percepiva il bene di Dio nella floridità dei tralci delle viti e dei grappoli d'uva... Nella fantasia delle colonne laterali al portale si perdeva l'immaginario del fedele che entrava nella casa di Dio... la bellezza, la ricchezza e la grandezza... che si sarebbe trovata nel Regno dei Cieli...


Grazie, grazie veramente, all'architetto che fu... allo scultore che fu... a tutte le persone che parteciparono alla realizzazione di quest'opera meravigliosa... Grazie a chi la commissionò, a chi la pensò, a chi trasportò con fatica la pietrà che servì a realizzarla, a chi battè l'oro neli intarsi, a chi tagliò ed inserì le tesserine di marmo, a chi lavorò il travertino ed il tufo nero senza trapano elettrico e mantenendo uno stupefacente senso delle proporzioni... senza pc, senza AutoCAD, senza riproduzioni in tridimensionale, senza frese automatiche... Grazie a tutti. Anche a distanza di secoli!!

La terra su cui poggiamo, a Orvieto e Bagnoregio!

Percepiamo il pianeta Terra come immenso ed immutabile, rispetto ai tempi medi della nostra vita umana...ma la Terra è tanto, tanto più vecchia di noi...e le sue rughe, le sue mutazioni nel tempo, durano migliaia e migliaia di secoli... Ci si può fare un'idea di quante "primavere" abbia il nostro pianeta, visitando Civita di Bagnoregio (nei pressi di Orvieto, in Umbria ai confini con il Lazio). Civita appare arroccata su uno sperone di roccia sovrastando un'ampia conca increspata dai calanchi (vedi più avanti). L'isolamento evidente di Civita di Bagnoregio rispetto allo spazio che la circonda, é il risultato di una irrefrenabile erosione, appunto, che vede lo sperone tufaceo su cui è fondata, progressivamente assottigliarsi. Esso infatti a sua volta poggia su un sottostante strato argilloso, instabile, poichè per la sua natura geologica é destinato a subire l' azione erosiva degli agenti atmosferici che lo modellano nelle tipiche forme dei calanchi - piccoli bacini delimitati da creste e pinnacoli creati dall' azione dilavante della pioggia sull' argilla.

Andiamo indietro nel tempo... quando alla Terra non erano ancora venute le "rughe" in questa zona... Quando la città fu fondata dagli Etruschi 2.500 anni fa circa, non era difficile da raggiungere e soprattutto era situtata in una posizione molto difendibile. Oltre alla formazione delle valli attorno per via della suddetta erosione, il terremoto del 695, provocò gravi danni alle strade e agli edifici, costringendo molti abitanti a lasciare la città. Il ruolo cardine svolto da Civita nelle vicende storiche territoriali inizia la sua parabola discendente ed il susseguirsi di altri terremoti con conseguenti frane e smottamenti che rischiarono di far restare Civita completamente isolata, contribuì ad incrementare il trasferimento della popolazione altrove, fino ad un quasi totale abbandono. Ora è un affascinante luogo di interesse storico e geologico, da visitare in una bella giornata di sole.

Molto vicino troviamo Orvieto, più importante nella storia, ed infatti poizionato su uno sperone tufaceo dalle "prestazioni" migliori... Ma anche Orvieto sarà destinata, purtroppo, a morire...per lo stesso motivo "geologico" di Civita.
Con la città di Orvieto però se ne andrebbero per sempre delle meraviglie artistiche che meriterebbero invece di rimanere sotto agli occhi di tutti... Speriamo che i nostri pronipoti dei pronipoti trovino il sistema di trasferire le bellezze del Duomo di Orvieto da qualche altra parte, prima che l'inesorabile passaggio del tempo lasci i suoi segni inesorabilmente.

Nelle foto (scattate da me, come pressappoco tutte quelle del blog): particolare della facciata del Duomo di Orvieto (Adamo ed Eva nell'Eden) e Panorama di Civita di Bagnoregio con i calanchi sullo sfondo.

7 marzo 2008

Roma - Real Madrid

Traendo spunto dall'ultimo successone della Roma, che si è fatta onore vincendo l'ultima partita di calcio disputata con un'avversaria storica, la squadra del Real Madrid, ho cercato informazioni sulla strada che ci divide dai cugini spagnoli...
in auto 1.973 km – circa 18 ore 23 min

passando attraverso zone meravigliose come
le Cinque Terre
la Costa Azzurra
la Provenza
Barcellona
Zaragoza

fino alla capitale della Spagna, Madrid.
Deve essere un percorso niente male...sia in moto che in auto...condizioni meteo permettendo!

...ho proprio una "paesemania"!!!



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