23 aprile 2007

Ponte del 1° Maggio in moto

Ponte del 1°Maggio: meravigliosa occasione del calendario 2007! Quale migliore "posizionamento" di un festivo proprio di martedì? Servito sul piattino d'argento il weekend lungo, che scivola nella settimana seguente accompagnato da previsioni meteo che sembrerebbero promettere bene!!
Il programma che Paesemania propone è di tipo cultural-sportivo, immancabilmente!

Con base Norcia, propongo 4 giorni di bellissimi percorsi in motocicletta... In moto da granturismo è meglio... Io dovrò accontentarmi di farmi levigare dal vento, sul posticino del passeggero di una Brutale 910R MV Agusta. La spina dorsale ringrazia!!
I percorsi però ne varranno la pena!
Sabato 28/04: Norcia - Spoleto percorrendo la Valnerina (asfalto buono, difficoltà media, percorso fra le accentuate curve delle gole del fiume Corno, Spoleto meritevole).
Domenica 29/04: Norcia - Visso percorrendo la Valnerina da Norcia dir. Spoleto, fino a girare per il bivio di Visso (asfalto perfetto, difficoltà media, bei panorami, bella Visso).
Lunedì 30/05: Norcia - Monteleone di Spoleto (asfalto perfetto, difficoltà medio alta, panorami mozzafiato).
Martedì 01/05: Norcia - Castelluccio di Norcia (asfalto a tratti rovinato, difficoltà media, panorami mozzafiato e sosta con prodotti gastronomici di alta qualità!).
Buon divertimento a tutti ed a chi vorrà seguirci!!


11 aprile 2007

I borghi feudali

La scelta della posizione dei castelli o delle fortificazioni derivava dall'esigenza di controllare una determinata zona e di non essere facilmente attaccati. Il castello di San Marco sorgeva sulla cima di un monte, che domina la Piana di Norcia a vista d'occhio e la via Salaria; ha come difesa naturale un dirupo verso Nord cui strutturalmente si abbina un'unico ingresso a Sud, ossia la "porta" ancora esistente. Inoltre la zona dell'insediamento era ed è ricca di acqua e di pascoli, condizione ottimale per l'autonoma sussistenza.
Il castello di San Marco ricadeva sotto il Ducato di Spoleto, che a sua volta era dapprima sotto il dominio longobardo e poi franco. Il Ducato di Spoleto controllava la via Flaminia... ed il baronato di San Marco era un ottimo complemento!
La scelta dei materiali con cui costruire il castello era obbligata dalle possibilità logistiche " dell'epoca, pertanto la pietra locale costituiva lo stesso materiale da costruzione.
La scelta della struttura di solito dipendeva dalle funzioni del castello: controllo del territorio a 360° o diversamente, mura di cinta più e meno alte a seconda dell'esistenza o meno di una possibilità di isolamento del castello tramite ponte levatoio, ecc. Il castello di San Marco conserva ancora quasi interamente la cinta muraria del castello risalente alla fine del XIII secolo. Sono ben visibili inoltre le torri e la Porta. All'interno della Chiesa del paese, la statua di San Marco raffigura il Santo patrono che tiene in mano il Castello di San Marco. Da tale rappresentazione possiamo risalire a come si presentasse il castello agli albori della sua esistenza, e dunque con una torre che si erigeva proprio sopra alla porta.
Spero vivamente che siano vere le voci "di corridoio" riguardanti un finanziamento della Comunità Europea per la ricostruzione fedele del castello così come era anticamente. Soprattutto percorrendo a cavallo i monti circostanti e guardandolo dall'alto, ci si rende conto di quale preziosa perla di storia siamo in pericolo di perdere!

10 aprile 2007

Pasquetta a San Marco

L'obiettivo del giorno di Pasquetta era quello di consumare qualche caloria, approfittando della bella giornata...e così il borgo feudale di San Marco (1.125 m s.l.m.), frazione di Norcia, è divenuto meta della mia passeggiata.
Norcia infatti conta 25 centri frazionali, che corrispondono o agli antichi “Castelli”, ossia i centri fortificati sorti in difesa dei confini dell’antico comune o alle “ville”, ossia i centri di produzione agricola.
S. Marco conserva quasi intatta la cinta muraria, incardinata su due torri cilindriche rivolte a sud, lato su cui si apre l’unica porta superstite.
L'uomo fu presente in quella zona molto prima che sorgesse il primitivo castello. La fotografia aerea, infatti, ha rivelato anche qui, un castelliere, cioè un insediamento di difesa abbastanza rudimentale, in cui il pomerio era fatto ad U e la porta aperta dava verso una difesa naturale. Tale tipo di insediamento ci riporta al tempo dei primi abitanti di questa terra: l'Età del Ferro (il cui inizio nel Mediterraneo si fà risalire al XII sec a.C. circa).
Durante la dominazione Longobarda (VII d.C.) a San Marco fu organizzata una curtis.
Scrive Don Fortunato Ciucci in "Istorie dell'antica città di Norcia"
(metà del '600): "Questo castello dunque è scorta e baluardo de' confini della chiesa, cinto d'ogni intorno di alte e precipitose sbalze, adorno di bellissimi colli e selve, commodo di pascoli e d'armento minuto e grosso, sono i suoi abitatori magnanimi e coraggiosi, dediti all'agricoltura et all'arme, amici della pace della guerra, difesero sempre mai i confini della città loro..."
Come si vede nelle fotografie l'ingresso al paese è possibile da un unica "porta". Alcune case sono state ristrutturate, dopo il terremoto del 1979, altre ancora no. Raggiungendo la parte del borgo esattamente opposta a quella della porta della cinta muraria, si potrà godere uno splendido panorama della piana di Santa Scolastica (o Piana di Norcia).
Il trekking di Pasquetta ha avuto inoltre due motivi particolari per essere divertente: uno è stato quello di trovarci ad affrontare il pendio ripido sotto le mura, senza possibilità di trovare un sentiero battuto che ci portasse fuori dai rovi e dunque al castello...volendo "tagliare " il percorso verso San Marco attraversando i prati sottostanti, ci siamo trovati "sotto tiro" di due anziane signore, che ci osservavano da tempo affacciate alle loro finestre, come fossimo briganti!...poi ci hanno gentilmente indicato un "varco" che passava per alcuni orticelli fino a condurci fuori dalla porta della cinta muraria... alla meta! Altro motivo è stato quello dell'inaspettata visita alla chiesa interna al paese, che il custode, persona altrettanto gentilissima, ci ha aperto ed illustrato.
... Quanta luce, quanta storia, quanti colori offre la terra dei miei antenati...!








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