27 febbraio 2008

Al lago di Canterno...ci sono i tesori dei briganti?

Arrivando a valle della cittadina di Fiuggi, si può deviare per il lago di Canterno.
E' un posto rilassante, silenzioso e dal paesaggio gentile e verdeggiante.
Non molto distante, dalla piccola piazza del paesino di Porciano, si può percorrere una strada sterrata, ex mulattiera, che in 20 minuti di passeggiata a piedi, porta alle rovine del Castello di Gasparone. Le rovine permettono ancora di apprezzare le dimensioni e l'architettura del castello che fu... grazie anche alle ramificazioni dell'edera secolare che tiene ben unite le mura fatte di sassi ben squadrati di calcare locale. Molta parte del castello, inoltre, fu demolita pietra per pietra, dal momento che gli abitanti della ex Porciano "arroccata" decisero di trasferirsi a valle, sfruttando efficientemente le pietre del castello disabitato, messe a loro disposizione dal tempo, per costruire nuove semplici abitazioni.

La storia ci insegna che anche i territori del frosinate sono stati
terre di brigantaggio.
Uomini al di fuori delle regole sociali, forse grandi idealisti, forse furbi sedicenti propagandisti di verità politiche legate alla gestione dei latifondi, sceglievano di affrontare la vita da latitanti, arroccati nei punti più strategici, per richiedere il pagamento di una quota da loro stabilita (monete, beni razziati ai viandanti, ecc.), in cambio della possibilità di proseguire il proprio viaggio incolumi.

Ebbene, il Castello di Gasparone fu base strategica del brigante Gasparone... Antonio Gasparoni "Di statura alta, corporatura snella, viso ovale, bocca, mento e naso regolare, poco vaiolato, barba nascente color castagno, capelli simili legati a codino, avente alle orecchie gli orecchini d'oro a navicella, vestito con pezze e cioce, calzoni curti, corpetto e giacchetta di velluto blu, cappello di feltro negro tondo a cuppolone"(così, nel 1818, veniva descritto un giovane brigante che si era costituito alla polizia per usufruire dell'amnistia ma che poi, dopo una fuga dal confino, tornò alla macchia), era nato nel 1793 a Sonnino ed aveva iniziato la sua carriera di fuorilegge nella banda di Luigi Masocco. Rimasto orfano da piccolo, si trovò ben presto a capo di una banda che agiva prevalentemente nel Lazio meridionale: i briganti fecero parlare di sé a tal punto che si era infatti diffusa, fra gli eccentrici ed intraprendenti galantuomini stranieri, la moda di trascorrere con i fuorilegge periodi di avventurose vacanze.
I briganti sopravvivevano effettuando sequestri di ricchi signori o clamorose irruzioni nei conventi, portando i religiosi sulle montagne ed ottenendo ingenti riscatti, talvolta grazie a complici interni che aiutavano i banditi nella riuscita delle azioni. I fuorilegge si attenevano a regole da guerriglia - perfetta conoscenza del territorio e frequenti spostamenti - servendosi di una vasta rete di appoggi e di informatori retribuiti che permetteva loro di prevedere i movimenti delle milizie e a volte anche di sviarli con false denunce. Spesso le loro ferite venivano curate con metodi rudimentali dai contadini delle campagne della zona.

Tornando a valle...il lago di Canterno si trova nel cuore dei
Monti Ernici, è un lago di origine carsica che
originariamente si riempiva e si svuotava periodicamente.
Le acque meteoriche e di scioglimento delle nevi, infatti, confluivano in un inghiottitoio che si ostruiva di detriti, determinando il riempimento della conca e la creazione del lago. Poi, la crescente pressione dell'acqua provocava il crollo dei detriti nella cavità carsica sottostante, la riapertura dell'inghiottitoio e quindi lo svuotamento del lago. Tale ciclo naturale è stato interrotto con la chiusura artificiale dell'inghiottitoio per la produzione dienergia elettrica.
Nel 1997 è stata istituita la Riserva Naturale Regionale del Lago di Canterno, che si estende su 1.824 ettari nei comuni di Fiuggi, Fumone, Torre Cajetani e Trivigliano .



19 febbraio 2008

Abbazia di Montecassino e Casa Lawrence

L'Abbazia di Montecassino imponente nella sua struttura a fortezza, che si staglia bianca e severa, domina la valle dove è sorta la nuova Cassino (post II guerra mondiale).
Avvolge l'Abbazia il mistero del sapere che custodisce e sembra di sentire ancora lo sferzare del mantello della morte, che purtroppo l'ha più volte colpita nei secoli, ma ancor più recentemente nel 1944.

San Benedetto vide i resti di una torre antico romana e di un tempio dedicato a Giove... Scelse come suo riparo la torre e sulle rovine del tempio costruì una piccola chiesa...
Questi luoghi divennero i sui preferiti, dove tornò per finire i suoi giorni, quando sentì che la sua ora stava arrivando.

E così, il luogo che conserva le spoglie di San Benedetto e Santa Scolastica, due personaggi di chiara fama storica oltre che religiosa, fu ampliato ed arricchito, e divenne maestoso come oggi lo conosciamo!

La storia dell'Abbazia è molto interessante, la sua nascita, le sue distruzioni, le persone coinvolte a titolo di studiosi ed appassionati per la sua ricostruzione, gli stili architettonici diversi con la quale si presenta, la cultura che conserva, la regola di San Benedetto che ne scandisce le giornate..."Ora et labora"..., che molti dovrebbero imparare ad osservare...


Dall'Abbazia, si può gustare un meritato pranzo nell'agriturismo Casa Lawrence a Picinisco... Formaggi e ricotte rigorosamente di pecora o capra... pasta fatta in casa... vino rosso buonissimo... dolci...

Ed anche qui un'interessante storia ... Ve lo ricordate lo scrittore del romanzo "L'amante di Lady Chatterley", che appassionò tanto negli anni '80?... ebbene, David Herbert Lawrence è vissuto in questa casa, ora divenuta agriturismo;

Questa abitazione rurale e la vita che vi si conduceva, gli ispirò un nuovo romanzo... "La ragazza perduta", nel quale gli ambienti in cui si muovevano i protagonisti corrispondono a quelli che ancora oggi si possono visitare.

Lascio a voi lettori il gusto di scoprire altri dettagli... per non rivelarvi tutto sulla gita che magari vi ho fatto venir voglia di fare...!!





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